Le icone dell'Eremo
Ronzano suggerisce Dio. Mediata dalla natura e dall’anima predisposta alla preghiera, la trascendenza libera le proprie vie al privilegio dell’accesso.
Talora mediatore è il vento che sussurra tra le fronde; talora il cielo decorato dai rami delle querce e dalle nuvole; talora la pianura, dimensione orizzontale di Dio.
Viene voglia di capire, di descrivere questo Dio imperiosamente presente nella tua anima e allo stesso tempo in un inaccessibile “al di là”.
Prendi così coscienza dell’inadeguatezza di parole che, nell’iperbole degli attributi, richiamano fatalmente la nostra dimensione umana: l’Eternità esorcizza la nostra provvisorietà; l’Onnipotenza i nostri limiti; Giustizia e Bontà le nostre miserie morali.
Nella storia di questa ricerca il fallimento della parola ha generato un’unica possibilità di riscatto: la necessità di Assoluto ha scoperto un’espressione privilegiata: l’icona.
Chi guardi è Dio; chi ti guarda e non abbandona i tuoi occhi è Dio; chi preghi è Dio; chi prega con te è Dio.
Se guardi Gesù, guardi Dio «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9)
L’icona è accessibile solo dall’anima. Essa è simbolo e non abolisce la distanza tra chi guarda e chi essa rappresenta proprio perché il suo contenuto è la trascendenza.
Le icone dell'Eremo di Ronzano sono realizzate, secondo le antiche tecniche,
da Padre Bruno Quercetti.